Fiaba a....50 mani!

Nella bella città di mare di Genova era appena iniziata l'estate e tutti i ragazzi erano contenti per la fine della scuola. Una ragazzina di nome Sara e la sua migliore amica, Irene, amavano frequentare la spiaggia di Vernazzola, vicina a casa loro.
Un giorno, mentre stavano andando sul pedalò, videro un delfino che saltava attorno a loro: era bellissimo, pieno di squame argentate e dorate, ma aveva il respiro affannoso e sembrava molto agitato. Il delfino parlò loro: ''Aiutatemi, vi prego! Sono un ragazzo della scuola De Toni,  l'ultimo giorno di lezione una strega crudele mi ha ridotto in questo stato ed io non so che fare! Devo sostenere l'esame di terza media altrimenti sarò bocciato!!!". Sara e Irene si guardarono stupefatte e gli chiesero in coro: "Ma chi sei? Come ti chiami? Anche noi frequentiamo la tua scuola".  "Davvero?" rispose: "Mi chiamo Tommaso Pellegrini e sono in terza C..." e aggiunse d'un fiato: "Era da poco suonata la campanella e stavo scendendo le scale da solo, perché avevo dimenticato il cappello in classe, quando sentii una mano ruvida e ossuta afferrarmi le orecchie e trascinarmi fuori dalla finestra. In un batter d'occhio mi trovai sopra la spiaggia di Vernazzola ed è lì che avvenne la mia trasformazione. Urlando, chiesi spiegazioni alla strega, artefice della mia metamorfosi". Le due ragazze non potevano credere alle loro orecchie, Tommy, l'amico di tutti, uno dei ragazzi più simpatici e disponibili della scuola, vittima di un incantesimo, come era possibile ". Tommaso continuò: " La maledetta professoressa Stongozzi, è stata lei a trasformarmi! Lo dicevo che era una strega. Io e i miei compagni l'abbiamo fatta allontanare proprio per la sua crudeltà e lei si è voluta vendicare"
"Allora non è una leggenda.... è esistita davvero la professoressa Strongozzi, una strega, quindi!" lo interruppe Sara che quell'anno aveva frequentato la prima. " Non ti preoccupare, ti aiutiamo noi!"
Le ragazze spiaronono la prof,  riescono a rubarle l'antidoto e tornarono di corsa da Tommy che, dopo aver riacquistato il suo aspetto normale, le abbracciò e le ringraziò.
Per fortuna quel brutto incubo era finito!!!

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